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The Beach Boys in concerto a Roma

È possibile incapsulare la maggior parte dei grandi della musica pop facendo un conteggio delle hit che hanno tirato fuori o in base ai milioni di copie hanno venduto. Ma questi conti non sono abbastanza quando si valuta l’influenza che hanno avuto i Beach Boys su tutta la scena pop e non solo degli ultimi 50 anni. A dire il vero, questa band ha partorito un torrente di singoli di successo e decine di milioni di album venduti. Ma la sua maggiore importanza risiede nel fatto che ha cambiato il panorama musicale così profondamente che ogni esponente del pop dalla loro nascita in poi ne è rimasto in debito.

Fortunatamente per tutti noi, i Beach Boys continuano a creare e a suonare con la stessa audace immaginazione e lo stesso stile che ha segnato il loro debutto esplosivo più di 50 anni fa. Nel 2003, “Sounds of Summer” (Triplo disco di platino con oltre tre milioni di vendite), pubblicato dalla loro Capitol Records insieme al successivo compagno “The Warmth Of The Sun”, segna un ritorno di interesse per i Beach Boys, che ancora una volta riescono a scuotere il mondo intero.

Ancora più che per i Beatles, i Beach Boys hanno trovato nella loro musica la chiave per l’eterna giovinezza – facendone delle copie per tutti. Per questi ragazzi, la spiaggia non è solo un luogo dove si va a fare surf, ma soprattutto dove la vita si rinnova tutta, di nuovo.

Capitanati da Mike Love, i Beach Boys vantano di un’attività live sorprendente, collezionando una media di 150 concerti l’anno, che vanno dagli assolati festival estivi ai gala per i festeggiamenti di Capodanno e eventi speciali in tutto il mondo.
Nel 1974, l’album di Mike Love “Endless Summer” fa nascere una seconda generazione di appassionati di Beach Boys sprigionando una tempesta che invade il mondo della musica.

Come molte altre band dell’epoca, i Beach Boys, se non per la loro devozione alla musica e ai loro fans, avrebbero potuto ritirarsi dalle scene già al tempo della pubblicazione del capolavoro Pet Sounds e vivere di rendita per il resto della vita. L’avrebbero anche potuto fare dopo la registrazione di “Kokomo” nel 1988 vedendolo diventare il loro singolo più venduto di sempre. . . o dopo aver avuto l’onore di essere inseriti nello stesso anno nella Rock & Roll Hall of Fame. . . o dopo aver visto le vendite dei loro album crescere in tutto il mondo al punto da raggiungere le oltre l00 milioni di copie. . . o dopo aver vinto il premio alla carriera NARAS nel 2001 [insieme a The Who, Bob Marley, Tony Bennett, Sammy Davis Jr. e Les Paul].
Ma non era questo il caso. I Beach Boys continuano a divertirsi, divertirsi, divertirsi come se non ci fosse un domani. Nel 2012 i Beach Boys partono di nuovo per un tour celebrativo dei loro 50 anni concluso negli Stati Uniti il 15 luglio e a livello internazionale il 28 settembre, in cui i membri originali, riuniti per l’occasione, pubblicano “That’s Why God Made the Radio”, l’album che ha debuttato al 3º posto della chart di Billboard, la loro posizione più alta in classifica in 37 anni. Un traguardo senza precedenti.

I Beach Boys sono guidati da Mike Love e Bruce Johnston, che insieme a Jeffrey Foskett, Brian Eichenburger, Tim Bonhomme, John Cowsill e Scott Totten portano con se l’eredità dell’iconica band americana. In questo tour mancherà Brian Wilson, Al Jardine e David Marks.

Poche band, se non nessuna, si possono paragonare ai Beach Boys per presenza, spirito e performance. Sono stati protagonisti, tra gli altri eventi, anche del Live Aid, del Super Bowl e alla Casa Bianca

Il ruolo di Love come front man della band a volte mette nell’ombra la sua statura come uno dei più importanti cantautori del rock. Il primo successo dei Beach Boys, “Surfin” viene fuori proprio dalla sua penna. Con suo cugino, Brian Wilson, scrive classici come “Fun, Fun, Fun”, “I Get Around”, “Help Me Rhonda”, “California Girls” e la nomination ai Grammy “Good Vibrations”. Anni dopo con “Kokomo”, Mike Love fa capire che non aveva per niente perso le sue doti liriche.

In vista di un nuovo tour mondiale i Beach Boys continuano le loro attività benefiche attraverso la Love Foundation di Mike Love, che supporta iniziative ambientali ed educative a livello nazionale. Lo sforzo di Love e i Beach Boys ha portato a donare più di un quarto di milione di dollari alla Croce Rossa a beneficio delle vittime dell’uragano Katrina ed è servito come aiuto ai soccorsi per la catastrofe di Haiti.

Nel corso degli anni, la band è apparsa ad innumerevoli spettacoli televisivi in tutto il mondo tra cui: The Ed Sullivan Show, American Bandstand di Dick Clark e The Tonight Show. Altre apparizioni televisive includono performance allo show di Don Imus su MSNBC, Imus in the Morning, all’NBA All-Star Game, alla Macy Day Parade della NBC, The Today Show, A Capitol Fourth, Good Morning America, Weekend Oggi, The O’Reilly Factor .

Oltre ai fondatori dei Beach Boys, Mike Love (voce) e Bruce Johnston (voce / tastiere) – Jeffrey Foskett (chitarra / voce), Brian Eichenburger (basso / voce), Tim Bonhomme (tastiere / voce), John Cowsill dei Cowsills (percussioni / voce) e Scott Totten (chitarra / voce) completano la band.“